La guida completa all'acquisto di una caldaia
- Autore: Stan Petkov
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- 10 ott, 2019

Fino a pochi anni fa, scegliere una caldaia era un’operazione tutto sommato semplice, considerando che non erano certo molte le possibilità per l’acquirente; i modelli si assomigliavano un po’ tutti e, allo stesso tempo, c’era meno consapevolezza, rispetto a oggi, dei danni e dei limiti, portati dallo sfruttamento delle energie non rinnovabili.
Oggi, infatti, chi deve acquistare un nuovo scaldabagno o sostituire quello vecchio si trova di fronte una miriade di possibilità, e il più delle volte finisce con il rivolgersi semplicemente al proprio installatore di fiducia, senza però la certezza che il modello scelto sarà in effetti quello più adatto alla situazione abitativa del cliente.
L’obbligo delle caldaie a condensazione
Tra caldaie a condensazione, a camera aperta, a pellet, ad accumulo, multicombustibile e così via, si può dire che in apparenza c’è l’imbarazzo della scelta per quanto riguarda la caldaia; negli ultimi anni però, la legge ha limitato le possibilità con l’obiettivo di ridurre l’inquinamento e gli sprechi.
Dal 2015, se si usa GPL o metano, è infatti obbligatoria l’installazione di caldaie a condensazione, con certificazione energetica ErP: una soluzione più costosa, ma che a lungo termine permette di guadagnarci, grazie al risparmio sulla produzione dell’acqua calda intorno al 20% per le temperature sugli 80 °C e addirittura del doppio per le basse temperature, tra i 30 e i 50 °C.
All’esterno – ma solo dove non si possa installare una caldaia condensazione – è possibile installare anche le caldaie a camera aperta, che prelevano dall’ambiente l’ossigeno di cui hanno bisogno per la combustione.
I combustibili alternativi
Interessante poi la possibilità di acquistare una caldaia a pellet, che può sostituire quella GPL o a metano: sono più grandi in quanto a dimensioni e non costano poco, ma hanno un’eccellente efficienza energetica e grande potere calorifico. In più, il pellet utilizzato come combustibile è molto economico e l’installazione particolarmente semplice. A differenza della termostufa a pellet, la caldaia a pellet deve essere installata all’esterno, in uno spazio dedicato.
Non troppo diversa dalla caldaia a pellet è la caldaia multicombustibile che utilizza sia il pellet che il “nocciolino”, combustibile ricavato dalla lavorazione degli scarti della spremitura delle olive.
Infine, la caldaia ad accumulo: ha un serbatoio di acqua calda pronto per essere utilizzato in qualsiasi momento e, per questo, è molto ingombrante, ma garantisce una grande quantità di acqua calda sempre a disposizione, soprattutto con case di grandi dimensioni e nuclei familiari numerosi.