La scelta migliore per raffrescare i propri ambienti: climatizzatore o deumidificatore?

  • Autore: MARTINI NICOLA
  • 20 mar, 2019
Deumidificatore

Durante il periodo estivo dobbiamo combattere, oltre al forte caldo, anche l'alto tasso di umidità che genera afa.

Queste condizioni climatiche non sono soltanto fastidiose, ma possono essere anche pericolose specialmente per bambini e persone anziane.

Fortunatamente, grazie alle tecnologie moderne è possibile contrastare temperature elevate e umidità: grazie all'uso di un deumidificatore o di un condizionatore, ad esempio, possiamo raffrescare l'ambiente e anche deumidificarlo.

Entrambi gli apparecchi raccolgono l'acqua presente nell'ambiente, ma ci sono delle differenze. Pertanto, vale la pena chiedersi quale sia la soluzione migliore: il climatizzatore o il deumidificatore?

I limiti del condizionatore

Il condizionatore è in grado di deumidificare l'ambiente, ma ciò avviene soltanto durante il processo di raffreddamento (per ottenere anche un processo di deumidificazione durante il raffrescamento, basta cliccare sul tasto dry del telecomando del dispositivo). I climatizzatori riescono a raccogliere l’acqua nell’arco delle 24 ore e questo dato lo ritroviamo sulla scheda tecnica di ogni modello; la capacità di raccolta è di 0,7 litri di acqua ogni ora, quindi 16,8 litri in un'intera giornata. Questi dati sono relativi ad un condizionatore con una potenza di 9000 btu/h circa.


I limiti del condizionatore vengono però a galla durante l'inverno, quando presenta un calo di resa dal punto di vista della deumidificazione. Infatti, anche se impostato sulla funzione dry, esso non riesce a deumidificare l'ambiente come vorremmo: ciò accade a causa della temperatura esterna troppo bassa, che determina il congelamento del gas refrigerante emanato dal condizionatore. È proprio per evitare tale congelamento che si devono effettuare interventi di sbrinamento periodici (tra l'altro, durante queste fasi di sbrinamento la funzione dry si arresta e il condizionatore può bloccarsi). Rispetto al deumidificatore, inoltre, il condizionatore consuma di più (in media 900 watt).

Perché preferire il deumidificatore?

Anche se non rinfresca l'aria, il deumidificatore genera una piacevole sensazione liberandoci dall'eccesso di umidità. Al contrario del condizionatore, durante l’inverno riesce comunque a deumidificare, tranne nel caso in cui la temperatura esterna tocchi minimi estremi. Ma il principale vantaggio offerto dal deumidificatore sta nel fatto che consuma molto di meno rispetto al condizionatore: parliamo di circa 300 watt per un dispositivo con una capacità di 16 l / 24 h contro i 1200 watt di un climatizzatore. Anche per questo, i deumidificatori sono usati comunemente in ambito edilizio, soprattutto nel caso di strutture potenzialmente soggette a problemi di umidità legati all'infiltrazione di acqua nel sottosuolo.

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