Condizionatori a espansione diretta e ad acqua refrigerata a confronto
- Autore: MARTINI NICOLA
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- 12 feb, 2019

Chi è in procinto di installare un impianto per rinfrescare un ambiente domestico o un ufficio, spesso, non sa a quale sistema affidarsi: impianti di climatizzazione idronica o a espansione diretta? La risposta a questa domanda dipende dalle peculiarità dell’ambiente, dalle singole esigenze e dalle preferenze del cliente. In molti casi, tuttavia, è possibile affermare che gli impianti a gas (espansione diretta) sono preferibili rispetto ai climatizzatori idronici. Capiamo come funzionano e perché, in molte circostanze, è bene preferirli agli impianti ad acqua refrigerate.
Climatizzatori idronici e a gas: come funzionano
La differenza principale tra gli impianti di climatizzazione idronica e quelli a gas è presto detta: nei primi, il raffreddamento dell’aria avviene tramite un fluido intermedio tra il refrigerante e l’aria, cioè l’acqua, che viene raffreddata per poter poi raffreddare a sua volta l’aria emessa dall’unità interna nell’ambiente; nei secondi, invece, il gas refrigerante scambia il calore direttamente con l’aria immessa nel locale. Per questa ragione, i condizionatori a gas sono detti “a espansione diretta”, non essendo necessario alcun “intermediario” nel processo di raffreddamento. Ne deriva, quindi, che i condizionatori a espansione diretta sono particolarmente adatti per raffreddare ambienti di piccole o medie dimensioni in tempi più brevi e in maniera più efficiente: case private e uffici in primo luogo, ma anche locali commerciali come bar o negozi.
I vantaggi degli impianti a espansione diretta
Come appena enunciato, il principale vantaggio dei climatizzatori a gas, rispetto agli impianti di climatizzazione idronica, è l’efficienza: il rendimento superiore è confermato dal minor tempo e dalla minor energia necessaria per sottrarre calore all’ambiente. I condizionatori a espansione diretta, inoltre, possono essere progettati su misura, esattamente in base alle richieste del committente, e richiedono spazi minori: sia per il posizionamento dell’unità esterna che per il posizionamento delle unità interne e delle tubazioni di collegamento. L’ingombro degli impianti a espansione diretta, poi, è minore anche perché non contemplano serbatoi nei quali stoccare l’acqua da refrigerare.
Tra gli altri aspetti da considerare, nella scelta del climatizzatore, conta anche il fattore ambientale. Se fino a qualche anno fa gli impianti di climatizzazione idronica erano preferibili, per evitare lo smaltimento dei gas refrigeranti, tali liquidi sono oggi molto più ecosostenibili che in passato, e il loro corretto smaltimento non è più delicato e complesso.